Un’ intervista a Geeta Iyengar
Nel 1999 Mark Tully, inviato della BBC in India visitò Pune. Questa è una parte dell’intervista fatta a Geeta Iyengar.Poiché si tratta di quasi 20 anni fa dà una visione interessante sulle dinamiche familiari ed uno sguardo al futuro dell’Iyengar Yoga dopo la morte di BKS Iyengar.
Potete leggere la versione originale di quest’estratto nella pagina FB dell’Isitituto di Yoga Maida Vale di Londra.
Geeta, innanzitutto mi racconti della sua infanzia. Suo padre è stato un padre severo? Perché quando lo vedo insegnare sembra veramente un insegnante severo.
Sì, è una persona severa. Severità, disciplina è ciò che richiede. Sin dall’infanzia ha voluto che noi avessimo disciplina. Non direi che la sua severità è fine a se stessa, ma ha certi valori che ha voluto che noi condividessimo ed è per questo che è così severo. Non nel senso che voleva che noi facessimo solo quello che diceva lui, lo faceva a fin di bene. Ci permetteva di interessarci alla musica, alla cultura, ma non voleva che perdessimo il nostro tempo. Diceva che qualunque cosa facessimo doveva essere costruttiva. Quindi non lo chiamerei un padre severo, ma una persona che richiedeva disciplina.
Certo, si vede chiaramente. Quanti eravate in famiglia?
Siamo 5 sorelle ed un fratello, 6 in tutto.
E come mai solo lei e Prashant avete intrapreso la via dello Yoga e siete diventati insegnanti e charya (che in sanscrito significa “colui che segue”)? Perché gli altri non hanno voluto?
Bene, ora le spiego. Eravamo in sei. A me lo Yoga interessava sin dall’infanzia, vedevo mio padre praticare ed avevo voglia di farlo anch’io, quindi la mia mente era già lì, anche se non ci mettevo troppo impegno sul piano fisico, ma c’era già interesse. E sin dall’infanzia avevo deciso di fare Yoga e c’era dentro di me questa sensazione che avrei intrapreso la via dello Yoga. Per quanto riguarda mio fratello, lui ha iniziato molto più tardi di me. Prima lui suonava il violino e quando ha smesso di suonare ha iniziato a praticare Yoga. E poi un’altra delle mie sorelle, Sunita, è insegnante.
Adesso è insegnante?
Ha cominciato a praticare molto dopo, dopo essersi sposata ed attualmente insegna. Non direi che gli altri non hanno intrapreso lo Yoga. Sanno qualcosina di Yoga, ma io penso che lo Yoga debba venire da dentro. Guardando l’atmosfera a casa nostra c’è sempre stato lo Yoga come sfondo. Tutti lo abbiamo appreso, questo è un fatto, ma dipende da ciò che una sente dentro, ed io sin dall’infanzia l’ho sentito.
Lo ha sentito fortemente?
Ho sentito fortemente che dovevo fare Yoga.
Ha avuto anche un’educazione convenzionale?
Sì, mi sono laureata in filosofia ed ho anche studiato Ayurveda, quindi sono un medico Ayurvedico. Ma questo è venuto dopo, prima ho preso il Bachelor of Arts.
Ed ha anche fatto in passato un altro tipo di lavoro?
Credo proprio di no. Sin dall’inizio mi sono dedicata a questo. Mi creda, non sono mai uscita dall’ambito dello Yoga, anche se mi metto a leggere leggo solo libri di Yoga, non leggo romanzi, da sempre, tranne il fatto che per motivi scolastici ho dovuto leggere anche altri tipi di libri, ma a parte ciò leggo solo di Yoga.
Cosa pensa della generazione futura, è ottimista circa la generazione futura della vostra famiglia?
Non so rispondere circa la nostra famiglia, ma credo che non sia necessario che prosegua nella stessa maniera. Ci saranno anche studenti che non solo saranno interessati, ma anche che si dedicheranno allo Yoga. Quindi credo che ci sarà una generazione che porterà avanti lo Yoga.
Ma anche se non è preoccupata dal fatto che alla guida dell’Istituto potrebbe esserci qualcuno che non è membro della famiglia, che mi dice dei vostri figli e dei figli degli altri membri della famiglia, perché voi siete una famiglia molto unita, a loro interessa lo Yoga?
Siamo una famiglia unita, ma i ragazzi non mostrano interesse allo Yoga, tranne mia nipote, la figlia di mia sorella (Abhijata) che ha un talento particolare nell’aiutare e nell’insegnare Yoga. Quando viene qui per le vacanze pratica con me e quando le chiedo di aiutare qualcuno vedo che ha capacità e la incoraggio perché le dico che potrebbe diventare veramente una brava insegnante di Yoga. Se lei continuasse credo che sarebbe meraviglioso. Per quanto riguarda gli uomini della famiglia credo che siano ancora giovani e non è facile quando si è così giovani decidere cosa si vuole fare, anche perché penso che i ragazzi abbiano un atteggiamento diverso rispetto alle ragazze. Hanno così tante cose di fronte a loro, per esempio al momento sono molto interessati ai computer. Ma magari in futuro potrebbero interessarsi allo Yoga, perché lo Yoga è per sempre.